PROTEZIONE
Ho la protezione d’un cavallo.
E divento una freccia
che sfida l’eterno.
Mi cullo
nel dondolio dell’andatura
lenta.
M’addormento
al dolce mormorio del
masticar il fieno.
Rinasco
ogni giorno
uomo nuovo.
(Roberto Allegri)
Storia di una torta...
Quando, nel 1519, l'esigua schiera di Spagnoli capitanata da Ferdinando Cortes s'inoltrò fra le gole e i deserti del Messico vennero accolti da parte degli indigeni da straordinarie manifestazioni di rispetto:
gli Aztechi non avevano mai visto un cavallo... e quegli ingenui sudditi di Montezuma credevano che gli Spagnoli fossero tutt'uno coi loro animali, come giganteschi centauri. Sembra strano ma in America, infatti, fino all'arrivo degli europei, il cavallo era del tutto sconosciuto mentre In Europa e in Asia esso compare fin dalla più remota preistoria; protagonista di ogni fatto storico, l'uomo a cavallo. Greci e Romani avevano per i cavalli, per le corse dei cocchi, per l'equitazione, una passione che rasentava il fanatismo: Caligola, il folle imperatore, arrivò a creare senatore il suo cavallo Incitatus, e a fargli costruire una scuderia di marmo e d'argento.
Crollò anche l'impero romano ma l'arte equestre sopravvisse E si può dire che fino al XVII secolo, fino a quando, cioè, gli Inglesi cominciarono ad incrociare i loro cavalli con quelli arabi, gli allenamenti, i metodi, e i mercati italiani dominarono il mondo ippico d'Europa.
Oggi esistono decine di razze equine, spesso assai diverse l'una dall'altra, adatte ai più svariati compiti.
L'Hackney, robusto cavallo inglese che si presta sia al tiro leggero che alla sella; il Pony, piccolo e tozzo la cavalcatura prediletta dai bambini; il cavallo da polo, simile al precedente, allevato appositamente per questo gioco; lo Shire, un mastodontico cavallo da tiro, dalle zampe larghe e pelose, pesante fino a 10 quintali.
in Oriente dominano il cavallo Arabo e il Berbero.
Da incroci fra cavalli arabi e inglesi è nato quel magnifico campione di velocità e di resistenza che è il purosangue inglese, dominatore degli ippodromi.
Ottime razze sono pure la Normanna, adatta al tiro pesante;
l'Andalusa, indigena della Spagna, che produce cavalli vivaci e di bell'aspetto; il Frisone, cavallo robusto, possente e infaticabile, è stato utilizzato in passato, soprattutto durante il Medioevo, come cavallo da guerra ed al giorno d'oggi è particolarmente apprezzato nel dressage.
In Italia abbiamo il Maremmano, che costituiva il nerbo della nostra cavalleria, il Lipizzano, uno splendido cavallo di parata che si alleva nell'Istria, dal pelame bianchissimo.
Ed infine l'eccellente cavallo Sardo o meglio, Arabo-Sardo, perché ottenuto originariamente da incroci con Arabi.
Ecco perchè non poteva mancare tra i post di Su Boss De Sas Turtas
una mia elaborazione di questo splendido animale.
una mia elaborazione di questo splendido animale.
Dietro richiesta di Ilaria, 16 anni, appassionata di equitazione....
"E quando il puledro rientra al peso, madido di sudore e con gli occhi iniettati di sangue, dopo la vittoriosa galoppata sulla pista erbosa, gli uomini che l'hanno curato e allenato lo accarezzano con gli occhi umidi dalla commozione: e in quel gesto è tutto l'amore dell'uomo verso il nobile animale che dai lontani, oscuri giorni della preistoria lo ha accompagnato nel suo lungo cammino"....
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Ciao!!!