Cambi di stagione...
Odio il cambio di stagione. Ma non il momento in cui devi cambiare gli abiti nel tuo armadio, quello non lo faccio mai perchè ho coltivato una sorta di allergia, tra l'altro è al primo posto nella classifica delle cose più insopportabili da fare in casa.
Non sopporto quando la bella stagione deve obbligatoriamente lasciare il posto alla pioggia, al vento e al freddo. Non mi piace quando tutto diventa plumbeo e riflette la grigia luce di un cielo orribile. Non mi piace indossare abiti pesanti, vestirmi a cipolla (che razza di modo di dire...) e respirare l'aria calda dell'auto. Detesto il rumore del vento gelido che bussa alle finestre quasi volesse entrare per dirti: ehi, la pacchia è finita... L'acqua che si infrange sui vetri poi, intollerabile!! Odio l'ombrello e le sciarpe di lana e le ciabatte che usurpano con prepotenza il posto delle infradito, come in un colpo di stato....
Ecco, io non sopporto l'inverno, ma perdono le persone che lo sopportano.
Anche perchè ci sono alcune cose che non hanno prezzo e che rendono accettabile la vita nei mesi invernali (anche se prima o poi mi trasferirò ai tropici). Al primo posto ci metto il fuoco. Il profumo della legna e la morbida luce quando arde, i crepitii che produce sono uno dei rumori più piacevoli in assoluto. Camminare sull'acqua quando piove... ha un non so che di divino :))) Mi piace il profumo che solleva la pioggia quando inizia a cadere. L'odore del caffè nelle mura domestiche in inverno è diverso, più intenso. Il tepore e l'abbraccio del piumino d'oca nel lettone ti costringono a lotte titaniche al mattino al punto che i miei proverbiali ritardi assumono proporzioni incontrollabili nelle giornate più fredde.... Trovare biglietti o scontrini vecchi di mesi nelle tasche della giacca le prime volte che riprendi a indossarla ti disorienta piacevolmente... Sembra quasi che il tempo si sia fermato là e abbia dolcemente ricominciato a scorrere. Un buon bicchiere di vino rosso. Il caldobagno al massimo e il Pandoro. E perchè no, una bella fetta di torta alla faccia del costume, che bastardo, già se la ride per il prossimo incontro....

Questa torta è una vera perla. La scelta di pubblicarla adesso ricade proprio sul desiderio di rivivere presto la bella stagione, con i suoi colori sgargianti, vivaci e decisi come questo splendido verde lime contrastato da un bianco brillante in una composizione bitonale d'effetto.
E come disse Forrest Gump: "Non ho altro da dire su questo argomento"
I miei colori
Avevo una scatola di colori
brillanti, decisi e vivi;
avevo una scatola di colori
alcuni molto caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti,
non avevo il nero per il pianto degli orfani,
non avevo il bianco per le mani e i volti dei morti,
non avevo il giallo per le sabbie ardenti,
ma avevo l’arancio
per la gioia della vita
ed il verde
per i germogli ed i nidi,
ed il celeste
dei chiari cieli splendenti,
ed il rosa
per i sogni e il riposo.
Mi sono seduta
e ho dipinto
la pace.
(Poesia di una bambina israeliana tratta dal libro "Mai più la guerra", di Tali Sarex)