"Siamo alla frutta. Per fortuna poi arriva il dolce........."
Che c'entra Parigi?
Beh, Parigi, Parigi.... ultimamente Parigi nella testa e nel cuore.
Incastrato in questa strana estate spesso orfana del sole e del caldo austero della mia isola, non riesco a non pensare a Parigi. Un estate in cui parenti ed amici si apprestano a raggiungerla in vacanza, risvegliando in me una irresistibile voglia di tornarci. Nel frattempo sfoglio foto e rileggo i miei ricordi di qualche anno fa, e mi ritrovo tra i vicoli più profumati e poetici della mia memoria.
Credo di non raccontare nulla di nuovo affermando che Parigi è una Babilonia di cibi, profumi, sapori e colori da tutto il mondo... ma andare a verificare coi propri occhi, e soprattutto con le proprie papille, non ha prezzo!!
Fare colazione tutte le mattine con brioches, croissant, tartine, baguette appena sfornate dalla boulangerie et pâtisserie che avevo la fortuna di avere sotto casa è stato paradisiaco. E poi, inesorabili, cioccolaterie, caramellerie e sale da tè quasi ad ogni angolo!
Insomma, se siete dei fottutissimi golosi incalliti non potete non andare a Parigi!
Coraggio, basta fare il biglietto e fiondarsi nella capitale più dolce del mondo!!!
Parigi e ancora Parigi, si....

Parigi è favola e bellezza, alta cucina ed arte, cultura e frivolezza, è città d'autore.
E' passeggiare all’Ile de la Cité che ospita luoghi del calibro di Notre Dame. E' un gioiellino di viuzze e case signorili dove girovagare senza meta attraversando il ponte fino all'Ile St. Louis gustando una crepe.
E' passare qualche ora nel Marais, il quartiere ebraico, per fare acquisti lontano dalle inarrivabili boutique griffate o per una cena etnica, magari sgranocchiando falafel. E' Place des Vosges, la piazza più antica di Parigi che in realtà somiglia di più ad uno splendido giardino, circondato da portici, gallerie d’arte e palazzi del ‘600. Parigi è, ovviamente, la Tour Eiffel, Montmartre, il Lungosenna. E' una romantica passeggiata notturna di fronte alla Torre illuminata di imperdibile e straordinario fascino. E' nei colori degli Impressionisti al Museo d’Orsay e nelle ineguagliabili opere del Louvre. E' negli antichi sfarzi di Versailles, nella musica e nel ritmo delle sue fontane e lungo le rues del quartiere latino. E' nei cunicoli della metro, nel bar di Amelie e del suo nano. E' una cena veloce o raffinata anche in un semplice bistrot. E' affondare i denti dentro un burroso croissant, in un coloratissimo macaron, oppure in un fantastico cupcake, dentro una surreale cupcakerie di Parigi o seduto in un grazioso tavolino all'aperto.
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La mia torta Cupcake per Egle... |
Paris...
Sempre così
quest' aria di Parigi,
con la sua frizzante tranquillità
che subito ti prende,
e ti ritrovi abbracciato senza stupire,
perfettamente normale
con gente così,
che sa sentire l'amore
anche a tavolino,
che ti fa ballare dolci canzoni,
quelle loro canzoni
che solo così puoi cantare.
(Dolceluna)
